martedì 31 marzo 2015

News: Mika - "Talk About You"


Il quarto album studio di Mika è quasi pronto. Per ingannare l'attesa, il cantante libanese ha recentemente rilasciato un singolo fresco, allegro, spensierato: "Talk about you", che rievoca "Sarà Perchè Ti Amo" dei Ricchi & Poveri, e "Only Want To Be With You"
"Talk about you" riprende in parte le atmosfere di alcune delle canzoni di "The Origin of Love", suo precedente album studio. 
Nonostante la canzone sia di semplice fattura (le poche strofe ed il ritornello energico e ripetitivo ne rappresentano il punto di forza), questa è certamente più convincente di "Boum Boum Boum", precedente singolo interamente in francese, rilasciato qualche mese fa, troppo distante dal repertorio più interessante e ricercato di Mika. 


Mika's fourth studio album is almost ready. To kill time, the Lebanese singer recently released "Talk about you", a fresh and catchy single.
"Talk about you" reflects part of the "The Origin of Love" songs' atmosphere, his previous studio album.
Although the song is simple (the few verses and the energetic and repetitive refrain represent its strong point), "Talk about you" is certainly more convincing than "Boum Boum Boum", his previous entirely in French single, released a few months ago, too far from the more interesting and sophisticated Mika's repertoire.

venerdì 20 marzo 2015

Album: Annalisa - "Splende"




La trasformazione è avvenuta. Per scelta di chi non si sa, o, per lo meno, non è dato saperlo...
Sta di fatto che in "Splende" troviamo un repertorio assai diverso rispetto a quello a cui Annalisa in questi anni ci aveva abituato ("Nali", "Mentre tutto cambia", "Non so ballare").
Gli arrangiamenti soavi, a volta un po' retró, ed i testi introspettivi, auto riflessivi, hanno fatto spazio a canzoni dal taglio pop-rock, che parlano di cogliere l'attimo, abbandonandosi anche ai singoli momenti("Sento solo il presente", "Splende", "Un bacio prima di morire") e descrivono l'amore come unico strumento per sentirsi veramente completi ("Niente tranne noi", "Questo amore", "Se potessi", "Una finestra tra le stelle").
Un cambiamento annunciato dalla stessa Annalisa sia in "Vincerò", brano che apre l'album, in cui la cantante parla di questa sua "evoluzione", sia in "Posizione fetale", ultimo inedito con cui si congeda dai suoi ascoltatori, in cui racconta l'importanza di "ricominciare".
Sicuramente "Splende" è un cd piacevole, in cui le canzoni hanno quasi tutte motivi orecchiabili e di facile presa sul pubblico; tuttavia, questo cambiamento rende Annalisa, "una fra tante". È come se avesse un po' perso il suo tratto distintivo di essere quasi "nicchia", per pochi, fattore che costituiva, forse, una parte importante del suo appeal.


The transformation took place. We don't know why and for choice of who.
In "Splende" we find an Annalisa's different repertoire from the past ("Nali", "Mentre tutto cambia", "Non so ballare").
We have no more sweet and retró arrangements and introspective lyrics, but rock songs that speak to live each moment as it was the last ("Sento solo il presente", "Splende", "Un bacio prima di morire") and that describe love as the only way to really feel complete ("Niente tranne noi", "Questo amore", "Se potessi", "Una finestra tra le stelle"). 
This change is announced by the same Annalisa both with "Vincerò", the song that opens the album, in which the singer talks about her "evolution", both in "Posizione fetale", the last new song of the album, in which she tells the importance of "start over."
Surely "Splende" is a nice cd, in which almost all the songs have catchy tunes; however, this change makes Annalisa "one of many"; she lose her distinctiveness: being for a "niche" audience. Probably it was an important part of her appeal.

giovedì 19 marzo 2015

Album: Marco Mengoni - "Parole in Circolo"


"Parole in circolo" è promosso a pieni voti: Marco Mengoni ha confezionato un album dagli arrangiamenti originali e dai testi mai banali.
Il cd, che si configura come la parte 1 di un progetto discografico più ampio, è ricco di melodie moderne, suoni suadenti, atmosfere interessanti, che accompagnano "parole in circolo" romantiche, ma non scontate, mature ("Esseri umani", "Mai e per sempre"), talvolta crude ("La neve prima che cada", "Come un attimo fa"), che invitano non di rado anche a pensare ("Invincibile", "Se sei come sei") e a guardare ai sentimenti da una prospettiva diversa ("Ti aspetto", "Se io fossi te").
Se nel 2011 con "Solo 2.0" il cantante aveva secondo molti "osato troppo", confezionando un album (sicuramente valido ed originale) molto introspettivo, dalle atmosfere pop-rock, che non era riuscito a conquistare totalmente il pubblico (30.000 Copie vendute), con "#Prontoacorrere" del 2013 Marco aveva messo a punto un cd più "popolare", leggero, meno impegnativo, ma comunque di buona fattura.
L'impressione è che "Parole in circolo" (o per lo meno questa sua prima parte) tenga insieme le anime dei suoi due precedenti lavori, rappresentando il giusto equilibrio tra la voglia di sperimentare di Marco Mengoni ed i gusti del pubblico. 


"Parole in circolo" has passed with flying colors: Marco Mengoni has packed an album characterized by original arrangements and never dull lyrics.
The CD, which is configured as the first part of a broader recording project, is rich in modern melodies, persuasive sounds and interesting atmospheres, which accompany romantic, but not foregon, lyrics. "Parole in circolo" contains songs that are: mature ("Esseri umani", "Mai e per sempre"), sometimes raw ("La neve prima che cada", "Come un attimo fa"), which invite even thinking  ("Invincibile", "Se sei come sei") and to look to the feelings from a different perspective ("Ti aspetto", "Se io fossi te").
If in 2011, with "Solo 2.0" the singer had "gone too far" (in the opinion of many critics), crafting an album (certainly valid and original) very introspective with pop-rock atmospheres, that did not conquer the public (30,000 copies sold ), with "#Prontoacorrere" of 2013 Marco had developed a more "popular" cd, still of good quality.
The impression is that "Parole in circolo" (or at least this first part) holds together the souls of his two previous works, representing the right balance between the Marco Mengoni's  desire to experiment and the desires of the audience.

martedì 17 marzo 2015

Album: Irene Grandi - "Un Vento Senza Nome"


"Un vento senza nome", il nuovo album di Irene Grandi, convince poco.
Le canzoni al suo interno, infatti, non sono incisive e, eccezion fatta per poche di queste, lasciano l'ascoltatore quasi indifferente.
Irene Grandi, tra le poche esponenti del pop italiano dall'anima rockeggiante, questa volta sembra aver appeso al chiodo questo spirito, regalando al suo pubblico una serie di brani lenti, a tratti piatti, risultando spesso poco credibile nell'interpretazione. 
A titolo di esempio "Un vento senza nome", il brano presentato allo scorso festival di Sanremo (e che dà il titolo all'album), nonostante l'atmosfera interessante, sembra non cominciare mai veramente.
Si distinguono soltanto tre pezzi: "A memoria", "C'est la vie" e "Stato di gratitudine". 
I primi due ("A memoria" e "C'est la vie") aprono l'album,  rendendo l'inizio del disco gradevole. Dalla traccia successiva, però, il registro cambia e, fino alla fine, è un susseguirsi di pezzi lenti e sottotono, ad eccezione di "Stato di gratitudine", la graffiante traccia numero 8, che è decisamente la più riuscita. 


"Un vento senza nome", the new Irene Grandi's album, is not so convincing.
The songs in fact, are not incisive and, except for a few of these, get the listeners almost indifferent.
Irene Grandi, one of the few Italian singers with a rocking soul, this time seems to have hung up this spirit, giving her audience a series of slow songs, some flat, and she is often not so credible in her interpretation.
For example, "Un vento senza nome", the song presented at the last Sanremo Festival (and title track), despite the interesting atmosphere, seems never really start.
Only three songs sound good: "A memoria", "C'est la vie" and "Stato di gratitudine"
The first two ("A memoria" and "C'est la vie") open the album, making pleasant the beginning of the disc. From the next track, however, the registry changes and, until the end, there is a succession of slow and subdued songs, with the exception of "Stato di gratitudine", the scratchy track number 8, which is the most convincing.

lunedì 16 marzo 2015

Album: Madonna - "Rebel Heart"


L'ultima fatica di Madonna in poche righe? Un disco molto autoreferenziale, in parte condizionato dal leak selvaggio di cui è stato vittima.
"Rebel Heart" si configura come un cd variegato, in cui si alternano canzoni, tutte molto orecchiabili, appartenenti a stili diversi: dal dance di "Iconic", "Illuminati" o "Bitch, I'm Madonna", a ballade più suggestive ("Ghosttown", "Joan of Arc", "HeartBreakCity", "Borrowed Time") passando per l'inaspettato reggae di "Unapologetic Bitch".
Madonna parla di sentimenti, d'amore, ma anche di se stessa, del suo personaggio: non mancano, infatti, rimandi al suo repertorio (da "Vogue" in "Holy Water" a "Veni Vidi Vici", il cui testo è costituito in prevalenza dai titoli dei suoi più grandi successi) quasi a voler raccontare, sì, ciò che è, ma ricordando al mondo quello che ha costruito in tanti anni di carriera ("Bitch, I'm Madonna"), in un continuo rimando tra passato e presente. 
Irriverente e sopra le righe, Madonna non smette di provocare, scomodando, ancora una volta, la religione cattolica a proprio piacimento ("Joan of Arc", "Messiah", "Holy Water", "Devil Pray").
Sicuramente il fatto che molte delle canzoni siano state date in pasto al pubblico prima della loro uscita ufficiale da pirati informatici ha fatto correre Madonna ai ripari, che ha cercato di renderle il più possibile "inedite" e nuovamente appetibili, dando a molte di esse una veste diversa da quella iniziale. Nell'album sono presenti, di fatto, alcuni pezzi il cui taglio è differente rispetto a quello della loro versione demo (o presunta tale). 
Lo sforzo è riuscito in parte: in alcuni casi ("Joan of Arc", "Devil Pray", "Borrowed Time", "Veni Vidi Vici") le canzoni ne sono uscite quasi rinvigorite, mentre altre hanno perso un po' del loro potenziale (fra tutte "Illuminati", "S.E.X", "Rebel Heart", "Wash All Over Me").
Il risultato comunque è buono. Il cd ha tutte le carte in regola per conquistare pubblico e critica, confermando Madonna regina iconica del pop internazionale. 



Few lines to talk about new Madonna's work? A very autobiographical album, conditioned in part by the leak. 
In "Rebel Heart" a lot of very different and catchy songs are present: we can find dance ones as  "Iconic", "Illuminati" or "Bitch, I'm Madonna", but also suggestive ballades ("Ghosttown", "Joan of Arc", "HeartBreakCity", "Borrowed Time") until the unexpected reggae of "Unapologetic Bitch". 
Madonna talks about feelings, overall about love, but also of herself, of her character: there are a lot of references to her repertoire ("Vogue" in "Holy Water" and the entire lyric of "Veni Vidi Vici", that consists mainly from the titles of her greatest successes) as if she wants talk about the woman that she is, but reminding who she was and what she did ("Bitch, I'm Madonna"), in a continuous return between past and present. 
Irreverent, Madonna does not stop provocate referring to the Catholic religion  ("Joan of Arc", "Messiah", "Holy Water", "Devil Pray")
Surely, because of the leak of a lot of songs before their official release, Madonna still had to work on the songs, trying to make them "inedited" and more attractive.
The effort was good in part: in some cases ("Joan of Arc", "Devil Pray", "Borrowed Time", "Veni Vidi Vici") the songs are more invigorated, but other songs have lost a bit 'of their potential (among all "Illuminati", "S.E.X", "Rebel Heart", "Wash All Over Me"). 
However, the result is good. The album has all it takes to win over the public and critics, confirming Madonna as the iconic international pop Queen.